#24 Brutto periodo

venerdì 28 agosto 2009 alle 14:49

Stamani mi sono svegliata, come da alcuni mesi a questa parte, con i denti e la mascella che leggermente doloranti. Non lo sanno molti ma soffro di una cosa che si chiama Bruxismo (
qui è spiegato cos'è) abbastanza intenso, spesso nel sonno mi capita anche di mordermi le labbra e la mattina le ritrovo ferite. È una cosa che bene o male ho sempre fatto, l'aveva notato mi sa mio fratello quando ero adolescente, ma in questo periodo mi capita tutte le notti. La causa credo sia portata dal fatto che sono una persona che è sempre tesa, tensione dovuta allo stress e al nervoso che accumulo e che evidentemente scarico in parte così.

Da tempo volevo fare un post del genere, ma di solito o sono troppo depressa o troppo arrabbiata per parlarne "lucidamente", oggi invece mi sento un pò arrabbiata (di una cosa che spiegherò più avanti ora non posso parlarne) ma comunque abbastanza razionale da scrivere meno impulsivamente.
La situazione non è delle migliori anzi per me è un vero schifo, probabilmente uno dei periodi più neri per me finora. La cosa brutta è che sembra non avere fine, ci sono momenti migliori che mi fanno sperare in meglio ma poi succede qualcosa che mi butta giù di nuovo e così tira avanti da circa 6 mesi.

La situazione lavorativa è quella che va peggio. In tutti questi mesi ho recuperato due clienti freelance di cui uno crede che io abbia scritto stupida in fronte, mi paga in ritardo e dilazionato in tantissime rate, anche se poi non è una somma altissima e l'altro mi ha prima fatto fare due loghi di prova e poi un mese fa mi ha detto che mi faceva sapere "se sarebbero andati avanti con la cosa" (?). Neanche un colloquio, uno solo in sei fottutissimi mesi nè come grafica nè come altro. Perfino fare la commessa qui è un'impresa devi fare colloqui su colloqui in cui devi dire un mare di stupidaggini e poi se hai fortuna ti chiamano dopo mesi. Non capisco, un iter così lungo (e non ce l'ho con le commesse, sia chiaro) per poi fare un mestiere che impari in mezza giornata si e no. Che poi mi è capitato di incontrare un sacco di gente incapace che scalda le sedie e mi chiedo con che criterio selezionano. Ecco io l'unica cosa che non voglio fare è lavorare come cameriera e nella vendita porta a porta, il motivo è semplice lavorerei quando Fra è a casa e non ci sono proprio portata, non riesco a lavorare a stretto contatto con gente sempre diversa. È una cosa mia preferisco lavorare dietro le quinte per così dire o comunque un lavoro in cui ho un minimo contatto con il cliente.


Sono riuscita ad ottenere un appuntamento con il job centre locale, ho spiegato la mia situazione alla signorina al telefono e pare che mi aiuteranno o mi daranno il benefit mensile in attesa che trovi qualcosa. Ci vado giovedì e questo è uno degli ultimi tentativi che mi viene in mente.


Perfino se uno vuole lavorare gratis ti fanno aspettare. Tre settimane fa ho portato i documenti necessari per fare volontariato al gattile della croce blu. La signora tutta felice mi dice che mi contatteranno loro al più presto ma io ancora non l'ho sentita.

La situazione in casa non è disastrosa ma è comunque pessima. Abbiamo topi ed insetti in cucina che non riusciamo a mandare via. I coinquilini del piano di sopra sono due cafoni allucinanti che sbattono le porte, camminano rumorosamente notte e giorno e non si sa perchè si prendono la licenza di usare il nostro bagno quando gli pare. Stiamo cercando casa ma non è facile, ne abbiamo viste tante anche con alcuni amici ma per ora nulla valeva la pena come prezzo, qualità e zona.

L'unica oasi di salvezza in questo mare di sfiga e depressione varia è Francesco. Il suo entusiasmo e la sua pazienza mi aiutano molto e sono l'unica cosa che ancora mi tiene qui. Spero che l'autunno porti buone nuove. :(

4 commenti

  1. Mi spiace molto leggere questo post da te. Anche se non ti conosco bene mi sei sempre sembrata una ragazza solare e positiva (a pelle). E quindi fa ancora più impressione vederti scrivere certe cose.
    Io so bene cosa vuol dire. Anche arrivare a punti più neri tipo non volersi alzare dal letto. Ti auguro un pizzico di fortuna nel trovare un lavoro (io sono precaria da 4 anni e mezzo e sto mandando CV a nastro ma tutto tace) e un piccolo barlume di tranquilla serneità. Un abbraccio. Valeria

  2. Unknown Says:

    Grazie, spero veramente in un cambiamento presto :).

  3. CyberLuke Says:

    Sfortunatamente, in questa società il vero Mito è il lavoro.
    Se non hai un lavoro, non sei niente neanche come persona: non esisti.
    La prima cosa che ti chiedono dopo che ti sei presentata è: "che lavoro fai?" o "di cosa ti occupi?", o anche "che fai di bello nella vita?".
    Non chiedono: "Che tipo di persona sei?" "Cosa ti piace?" "Cosa detesti?" o comunque domande su di te, quanto su ciò che fai, e, di riflesso, quanto guadagni o se il tuo lavoro è più o meno prestigioso (leggi: cool).
    È molto fastidioso.
    Ma funziona così.
    Se non lavori, non guadagni, se non guadagni non sei un consumatore, e se non sei un consumatore niente è rivolto a te.
    Essere disoccupati è quasi una maledizione, una vergogna, una condanna. Come se lo si fosse scelto, di esserlo.
    Nel 1995 uscii da un periodo di stasi di quasi due anni: si era trasformato quasi in un incubo, quindi capisco alla perfezione come ti senti.
    Ho una sola frase (fatta) per te: non può piovere per sempre. ;)
    Baci, e ci vediamo a Roma.

  4. Dama Arwen Says:

    La mia vita è uno schifo da molto tempo... per assurdo mi sono conquistata alcune delle cose che a te mancano, ma me ne mancano altre che tu possiedi.

    Diciami che ogunno parla per sé, o siamo tutti ingannati da questo modo di pensare, ma se io avessi l'unica cosa davvero importante per me, e che mi manca, non me ne importebbe della mancanza di tutto il resto.

    Questo in teoria, almeno, in pratica chissà...
    UN abbraccio

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