#22 Buone vacanze!

martedì 28 luglio 2009 alle 21:50

Buone vacanze a tutti! Ci risentiamo il 9 agosto.

#21 Simon's Cat

venerdì 24 luglio 2009 alle 21:02




Da un pò di tempo mi sono iscritta al canale di questo animatore inglese, Simon Tofield appunto, che ogni qual volta ne completa uno mette online questi piccoli corti veramente bellissimi. Per ora la serie ne comprende 5. Protagonisti un uomo e il suo gatto che ne combina di tutti i colori. Questo quassù è il mio preferito, non ho mai compreso perchè i gatti abbiamo questo comportamento quando gli apri la porta. Qui trovate il suo sito e qui il canale you tube.

#20 Mi manchi...

giovedì 23 luglio 2009 alle 14:21

Ormai è un anno che sono qui in Inghilterra e che Maya non vive più con me.
È anche il periodo più lungo che io abbia passato senza condividere casa con un gatto, fin da bambina sono sempre stata abituata ad avere una o più presenze feline vicino a me. Mia madre non era molto d'accordo sul tenerli in casa con noi ma poi finiva sempre che io e mio padre li facessimo entrare di nascosto e alla fine lei non poteva più fare nulla. Credo proprio di aver preso da lui questo mio attaccamento al gatto in particolare, mi piacciono i cani, ne ho avuti 3 quando ero bambina ma avevamo sempre problemi nel tenerli e ho avuto una certa dose di sfortuna con loro uno mi scappò, uno lo trovai per strada e morì in poco tempo e un'altro me lo avvelenarono. E su questo mamma fu tassativa, basta cani. Negli anni ho avuto qualcosa come 10/15 gatti non contando tutti i gattini che regalavo. La più anziana, la matriarca se così si può chiamare, morì a circa 18 anni o almeno così avevamo stimato dato che nessuno ricordava quando fosse nata. Con le generazioni future c'è sempre stato qualche gatto in giro per casa fino ad ora che c'è solo più Maya.


Me la regalò Francesco per il mio 21esimo compleanno. Aprì le mani e ed era lì quel minuscolo batuffolo nero. I primi tempi mi diede parecchio da fare tra i primi vaccini e alcuni suoi problemi di salute, la sua incontenibile irrequietezza mi fece litigare con i coinquilini e successivamente cambiare casa. Quando decisi di venire qui in Inghilterra non ci pensai due volte all'idea di portarla con me. Avviai la quarantena di 6 mesi e la lasciai dai miei in campagna ma quando fu il momento di riprenderla ho capito che sarebbe stata meglio dove stava inoltre i miei si erano affezionati ed erano un pò restii a restituirmela. :D



Però ora mi manca molto, vorrei averla qui con me specialmente in questo periodo non proprio dei migliori che sono spesso sola. Lei è proprio uno di quei gatti che non ti lascia solo, in casa ti segue in ogni stanza mi ricordo che perfino quando facevo la doccia voleva stare nel bagno con me e la notte la sentivo sulle mie gambe o sui miei piedi. Era una piccola presenza che non mi chiedeva nulla ma mi dava tantissimo.

Che dire per ora mi accontento di vederla in webcam ogni tanto e un paio di volte l'anno quando vado a casa.

#19 Una passione lunga 12 anni

martedì 14 luglio 2009 alle 17:14

"Id give my all to have

Just one more night with you

Id risk my life to feel
Your body
next to mine
cause
I cant let go on

Living in the memory of your song

Id give my all for your love tonight"



Quando frequentavo le medie, la mia amica del cuore Arianna mi fece una copia di una cassetta che aveva appena comprato. Mi disse ascoltalo è brava, è quella cantante che su MTV fa quel video che balla con i marinai. Io in quel periodo guardavo più i cartoni che mtv quindi non sapevo di chi stesse parlando.
Quando ascoltai la cassetta però me ne innamorai subito, tanto che ascoltavo solo il lato A e poi mandavo indietro. Col tempo ascoltai anche il lato B, mi informai e seppi che faceva musica da tempo così cercai i suoi dischi e da allora la sua musica è stata parte della mia vita.

Lei è Mariah Carey e l'album era Butterfly del 1997 che contiene la canzone che da allora è rimasta la mia preferita: My All.


Oggi stavo sistemando le canzoni sull'Ipod appena formattato e una tira l'altra alla fine ne ho riascoltate una marea che non riascoltavo da tempo.
La sua musica, la sua bellissima voce mi rilassano e mi portano lontano lontano con la mente. Sono tante le sensazione che mi hanno fatto provare da adolescente e che ancora ora provo. A volte mi ha sollevato il morale, a volte mi ha rattristato e mi ha fatto piangere, a volte mi ha fatto venire la pelle d'oca, a volte mi ha fatto fantasticare. Buona parte delle sue canzoni sono legate ad un ricordo, un momento preciso della mia adolescenza soprattutto.
Devo dire che quelli più vecchi sono i dischi che amo di più Butterfly, Rainbow, Emotions, Music Box. Da Glitter in poi si salvano alcuni pezzi, niente in confronto agli album precedenti.

Benchè io ami la sua musica, lei come persona non la ammiro moltissimo. Troppo classica bambolina viziata senza cervello. Ho letto storie assurde sulle sue abitudini e sulle sue richieste quando appare in ospitate varie. Ossessionata dalla sua bassezza tanto da farsi ritoccare le gambe nelle fotografie e da camminare scalza in punta di piedi. Dai suoi atteggiamenti credo che se si spegnessero i riflettori su di lei impazzirebbe.

Tra le canzoni che più amo sicuramente Without you, Whenever you call, I don't wanna cry, After tonight, All I've ever wanted, Mine again, Underneath the star, Music Box, We belong together, Petals e ovviamente My All.

#18 Sunday afternoon

domenica 12 luglio 2009 alle 21:44

Oggi il tempo minacciava pioggia con dei grigi nuvoloni ma ogni tanto spuntava un caldo sole, così abbiamo deciso di andare in un parchetto vicino casa. Ci annoiavamo e ci siamo divertiti a scattare qualche foto. Eccone il risultato, su
Flickr trovate l'intera sequenza di fotografie.
Enjoy! ;)

#17 Buon Compleanno Francy!

venerdì 10 luglio 2009 alle 13:49

Questo post è dedicato ad un giorno speciale per la persona per me più speciale.


A te che..

... sei sempre con il sorriso e con il tuo bel carattere così solare metti tutti di buon umore.

... sei un amico fedele.
... ti fomenti per una cazzata.
... ogni volta che racconti una storiella aumenti sempre le dimensioni.
... giochi ore a Street Fighter e poi perdi ma non demordi.
... se ti chiedessi la luna penseresti subito a come prendermela.
... sei sempre così affettuoso, il fan numero uno degli abbracci.
... ti fai mille pippe mentali per niente.
... aiuti sempre gli altri, spesso anche quando non dovresti.
... buone forchette come te non ce ne sono.
... sei così semplice.
... se una cosa è stupida la devi fare per forza.
... non hai avuto paura di rincorrere un'ambizione perchè ci credevi fino in fondo.
... se c'è una sfida tu la devi vincere.
... non sei mai triste.
... quando c'è da fare il coglione, sei il numero uno e ci fai ridere tanto.

E questo vecchio video ne è la prova.



BUON COMPLEANNO!

#16 Il prototipo della starlette

giovedì 9 luglio 2009 alle 13:38

Tra i miei vizi, chi mi conosce bene, sa che c'è il gossip. Ormai ogni giorno ho i miei sitarelli su cui faccio un giretto. Mi piace di più quello internazionale, quello nostrano lo trovo noioso, d'inverno nulla di che e d'estate solo topless e chiappe al sole. Quando ero in Italia mi divertivo di più perchè avevo un pò contagiato Barbara, la mia ex collega, nonchè cara amica e quando i capi erano via ci si divertiva a criticare le varie mise.

Normalmente, non c'è granchè di interessante, i soliti inseguimenti, le solite foto rubate ma che già mi fanno capire varie cose. Le scene, gli atteggiamenti, il look sono identici. Sembrano fatti con lo stampino, spesso adottano abitudini che non si capisce da dove vengano fuori. Senza truccatori, consulenti d'immagine, ecc non sanno fare nulla. Ovviamente io frequentando i siti in minima parte contribuisco a questa idiozia, ma è proprio per questo che si chiamano vizi. Ho bisogno del mio siparietto ficcanaso e trash ogni tanto, mi aiuta a non pensare. :D
Comunque ecco il prototipo della classica starlette o presunta tale. Gli esempi più lampanti sono Linsday Lohan e Britney Spears che poi sono le più bersagliate.

Niente biancheria assolutamente out.

Niente scarpe, è così igienico scorrazzare per un centro commerciale a piedi nudi.

In questo lei è una maestra.
I leggings usati come pantaloni e camicie come vestiti, poco importa se poi si vede tutto.


Cosa sarebbe Britney senza il suo frappuccino e le oltre mille cose che ogni volta ha in mano. Borsa out.

#15 Ma che ho fatto di male io nella vita?

domenica 5 luglio 2009 alle 20:33

Oggi sono incazzata nera. Ieri, altra notte in bianco. Non ne posso più...

Ieri pomeriggio il nostro coinquilino, un inglese, che già una notte ci tenne svegli per i suoi festini, ospitava dei suoi amici. Tutto ok, un pò rumorosi ma era sabato pomeriggio, ci stava.
Alle 3 noi andiamo a letto e loro stavano ancora di là a festeggiare. Ad un certo punto, penso fossero le 4 mi sveglio la prima volta per un continuo sbattere di porte (c'è anche un cartello sulla porta che dice di non sbatterla). Mi riaddormento ma non profondamente, anche se ho i tappi, di tanto in tanto rumori forti si sentono.
L'inferno comincia alle 5.
Mi sveglio nuovamente perchè oltre allo sbattere le porte si aggiunge un correre su e giù dalle scale e sento che occupano anche la stanza sopra la nostra che al momento è da affittare. Francesco esce e dice al coinquilino di smettere di fare rumore. Non cambia nulla fino ad un momento in cui pensiamo ceh si siano messi a dormire di sopra.
Sto per riaddormentarmi ma verso le 5.30 attaccano musica alta al piano di sopra (Francesco dice Pink Floid, io ero troppo rincoglionita per capire), allora uso il vecchio trucco di battere la scopa sul soffitto e urlare "Basta! Sono le 5 del mattino!". Nulla.
Ad un certo punto si comincia a sentire cigolare del letto e una ragazza che geme. E io penso "Oddio non mi dire che questi che hanno fatto tutto sto casino erano solo 2 e adesso mi devo sentire pure il loro rapporto!" E così fu. Due lunghissimi e rumorossimi amplessi. Poi il silenzio, finalmente.
Erano le 7 del mattino.
Stamani mi sono svegliata nera. Ovviamente loro dormivano tutti.
Sento il padrone di casa che sale al piano di sopra con una coppia per mostrargli la stanza da affittare. E chi ci trova? Rocco Siffredi e Cicciolina d'oltremanica naturalmente. Che dopo pochi secondi sento uscire di casa.
Incontriamo uno dei ragazzi e come al solito ci fa "You're alright?", cioè ma sei scemo o cosa? dopo avergli detto che non abbiamo dormito per colpa loro lui che dice "It wasn't my fault", ah beh oltre ad essere stupido pure il cervello di un bambino, bene.
Decidiamo di uscire, non volevo stare in casa con questi un'altro minuto. Torniamo nel pomeriggio per alcune ore la faccia da sedere del coinquilino non esce dalla sua stanza. Io incazzata nera, con il mal di pancia dal nervoso e stanca non vedo l'ora di scaricare il mio odio su di lui dalla sera prima.
Lo becchiamo e cominciamo a dirgli tutto in faccia, gli dico che la prossima volta chiamo la polizia, che è indecente e che deve controllare i suoi ospiti e lui con una faccia di cxxxx che mi dice "I'm sorry...", ma che razza di uomo sei? Cacchio reagisci, di che sei stato stupido, dimmi che non farai più feste del genere. Che me ne faccio del tuo sorry?

Basta questa è stata l'ultima goccia, abbiamo già detto al padrone di casa che vogliamo andarcene e cercheremo un appartamentino da SOLI.
Mi sono proprio rotta le palle della convivenza, te la prendi sempre nel sedere. Scusate per le parole ma veramente oggi sono fuori di me.
BASTA, da oggi Santa Alessandra ha chiuso i battenti!
E ora ditemi cari lettori che seguite il nostro blog, siete ancora d'accordo che il sorry inglese sia polite e soprattutto genuino?
Riflettiamo...

#14 I primi passi

mercoledì 1 luglio 2009 alle 21:26

Eh si ricordo come se fosse ieri i miei primi approcci con la grafica. Forse perchè non ho fatto chissà quanta roba (soprattutto non tanta roba di qualità), forse perchè io ho la malattia di affezionarmi a molti dei miei lavori. Ogni volta che faccio un logo o un layout c'è sempre il mio "bambino" che prontamente il cliente non sceglie mai o se lo sceglie me lo fa mischiare con un'altro e diventa porcheria.
Il mio primissimo logo lo feci al primo anno di liceo e il mio primo cliente furono mio padre e mio fratello. Avevano firmato le carte per la società dal notaio e quando sono tornati a casa mi chiesero appunto di progettargli un logo. In realtà non ci pensai troppo, mi venne in mente subito e glielo disegnai su uno di quei blocchetti del telefono. Ottimi clienti, gli piacque subito.
Feci un disegno preciso su i miei fabriano (non avevo ancora il computer al tempo) con ecoline nero per la campitura e rosso per il bordo, tracciato con l'odiosissimo tiralinee. Mio fratello lo portò da un tipografo, non stavo nella pelle da quanto lo volevo vedere realizzato. Lì stampato sulla carta, in tante tante copie, il mio loghetto. Quando arrivarono i pacchetti dalla tipografia mio padre mi diede un biglietto da 500.000 lire. Quella fu l'unica volta che lavorai per un parente con soddisfazione.
Poco tempo fa lo ricostruii su illustrator, non è granchè ma per me ha un grande significato. Probabilmente ora lo farei diverso, ma per il tempo era già un grande lavoro per me.

In terza liceo ci insegnarono il primo programma di grafica: Corel Draw mi sembra era la versione 7. Capirai mi si apriva un mondo dopo due anni di clip art e word art!
Dovevamo progettare una pubblicità per gli zaini Ferrino che doveva far parte di un concorso per La Stampa. Lo slogan doveva essere "Un ferrino pieno di..." e continuavi tu. Inutile dire quanto ci divertimmo a prendere in giro lo slogan in classe. Dovevamo usare tutti la stessa immagine dello zaino fornita appunto dal concorso. Feci un pò di bozze e alla fine con il prof decidemmo per quella che vedete qui sotto. Orrenda!


L'idea era quella di mettere lo zaino su un tappeto volante fatto da una cartina. Mistral di rigore, allora andava tantissimo. Non trovai cartine online decenti, così portai a scuola l'atlante e facemmo la scansione di una pagina. Ovviamente enssuno di noi vinse il concorso. Lo vincemmo l'anno dopo quando progettammo l'intero giornale.


Questo qui sopra invece fu uno dei miei primi lavori da stagista. In realtà non feci nulla di grafico. Praticamente la tipografia doveva fare una ristampa del libro. Avevano scansionato ogni pagina e tratto i testi da quei programmi che ti riconoscono il testo nelle scansioni (adesso mi sfugge il nome). Comunque non gli riconoscevano tutti le lettere accentate e simili. Ho passato 10 gg a correggere ogni pagina del libro (nello specifico 832), oltretutto essendo parte in piemontese (dialetto piano di quel tipo di punteggiatura) la cosa si complicava ulteriormente. Mi ricorderò sempre quello stage. Di sicuro fu meglio di quello che feci l'anno prima in cui passai 15 giorni a guardare una mia amica che scansionava le pagine di vari libri. :S